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Il sistema di cambio utensili, a 2 x 24 posizioni, dei transfer Mikron MultiX.
I transfer di nuova generazione sono ripensati per rispondere ai requisiti di produttività, flessibilità e costi d’esercizio contenuti che soddisfano le esigenze dei clienti in settori diversificati. Tre esempi? Mikron, Porta Solutions e Precitrame
Nate all’inizio dello scorso Secolo come unità rigide finalizzate alla produzione di lotti di pezzi medio-grandi, in particolare per l’industria automobilistica, le macchine transfer, costituite essenzialmente da diverse stazioni operative, via via completamente automatizzate, sono state nel tempo ripensate e ridefinite con la finalità di svolgere tutte le lavorazioni richieste, con estrema precisione, elevata flessibilità e alta cadenza produttiva. Spesso progettate e costruite attorno al componente da costruire, e dunque a misura di applicazione, i moderni transfer sono facilmente riconfigurabili e versatili e diventano indispensabili non solo quando la produttività gioca un ruolo determinante, ma anche dove è necessario competere su prezzi e qualità.
Pronti dunque per essere riconvertiti a seconda della tipologia del prodotto da lavorare, capaci di operare su piccoli, medi e grandi lotti e su materiali diversi, e in comparti sempre più diversificati, i transfer sono oggi facilmente personalizzabili, pur partendo da moduli e stazioni di lavoro standardizzate, garantendo così un elevato grado di polifunzionalità, assimilabile, talvolta, a quella dei centri di lavorazione da cui hanno attinto anche le doti di flessibilità, affidabilità ed ergonomia. Chiunque decide oggi di investire in una macchina transfer può quindi ricercare una macchina adatta ai propri scopi, configurabile e funzionale alle proprie specifiche esigenze, riadattabile, comunque, nel tempo, per nuove funzioni. I costruttori di transfer, d’altro canto, hanno dato vita a soluzioni molto diverse tra loro anche per struttura e per concezione, spesso molto lontana da quella dei primi transfer, confermando come questo sistema per produrre forse più di ogni altra macchina abbia compiuto un percorso evolutivo che l’ha radicalmente mutata in forma, dimensioni, usi e capacità di produrre. I tre esempi qui riportati vogliono essere solo uno “spaccato” di un settore che sa cogliere e anticipare i bisogni dei clienti.
Il costruttore svizzero di macchine transfer e centri di lavoro Mikron presenta MultiX-C, evoluzione flessibile della famiglia MultiX presentata a EMO-2019.
La rivoluzionaria piattaforma transfer MultiX-C di Mikron Switzerland Agno AG Division Machining, evoluzione flessibile della famiglia MultiX, è una soluzione che consente il cambio di lotto tra pezzi completamente diversi, in pochi minuti. Infatti, grazie a MultiX-C il transfer diventa più flessibile di un centro di lavoro dato che può ospitare fino a quattro diversi sistemi di fissaggio pezzo a bordo macchina, consentendo il cambio lotto in tempo zero. In un’unica macchina transfer è ora possibile lavorare pezzi completamente diversi e cambiare a piacimento l’operatività passando, ad esempio, dalla tornitura alla fresatura a 3 e a 5 assi: il tutto, solamente cambiando il programma CNC. La tavola di lavoro è orientabile automaticamente al fine di presentare il sistema di fissaggio adeguato al pezzo; ogni stazione di lavoro (fino a 8 disponibili) prevede un cambio automatico degli utensili, fino a 24 posizioni, con un robot che si occupa del cambio griffe in automatico.
Fino a 4 sistemi di fissaggio pezzo a bordo macchina consentono di trasformare un transfer di tornitura in uno di fresatura a 5 assi, con un semplice comando CNC!
Se i quattro sistemi di fissaggi pezzo non fossero sufficienti, il dispositivo porta pezzo per la lavorazione a 5 assi prevede un’interfaccia meccanica standardizzata che permette di cambiare all’infinito le ganasce, siano esse specifiche, a tre ganasce concentriche, a pinza. L’alta produttività del transfer Mikron è poi garantita da mandrini performanti, portautensili con attacchi fino ad HSK-63, capacità di operare in simultanea con tre unità di lavoro per stazione, con un possibile totale di 17 unità di lavoro simultaneamente in azione.
Tra le principali caratteristiche tecniche del rivoluzionario MultiX-C, che stravolge in parte le doti degli attuali transfer, proponendo una nuova metodologia di lavoro, figurano la disponibilità di 6 o 8 stazioni, con la prevista capacità di tre unità di lavorazione simultaneamente in azione per ogni stazione (sopra, sotto e lateralmente). Il transfer dispone poi di quattro sistemi porta-pezzo a bordo macchina, tra loro anche molto diversi. Tre le tipologie di cambio utensile in automatico, da 4 a 24 posizioni – esclusività Mikron su un transfer a sei e più stazioni –. La macchina, infine, è gestita da un controllo FANUC 30i, è Industry 4.0 ready, è equipaggiata con il migliore sistema di monitoraggio utensili MiTool al mondo e con un’interfaccia user-friendly, tutte opzioni che la rendono adattabile a ogni possibile configurazione.
Il sistema di fissaggio pezzi intercambiabile dei transfer Mikron MultiX a 5 assi.
NATA PER “CORRERE”
Il PORTACENTER di Porta Solutions, la 3 mandrini proposta nel 2005, dopo oltre 15 anni di produzione in serie, è oggi alla 4a generazione, e la 5a è in fase progettuale.
Il “cavallo di battaglia” di Porta Solutions è tuttora molto apprezzato e, malgrado gli incrementi di costi sulla supply chain, sta mantenendo un prezzo di listino che risale al 2011, grazie all’ottimizzazione della costruzione in serie che, negli anni, ha permesso di compensare i costi di materiali e manodopera con un prezzo d’“attacco” da 499.000 euro. Al di là del lato economico, nel 2021 le macchine PORTACENTER hanno avuto tempi medi di consegna da 120 giorni.
Da qualche mese è disponibile la versione “Race Edition”, un PORTACENTER concettualmente identico alla versione base – con medesimi campi di lavoro e la stessa concezione a 3 mandrini indipendenti –, ma con caratteristiche da “gara” che si traducono, sostanzialmente, in un nuovo modulo di lavoro: questa 3 mandrini ha il “turbo” inserito in termini di caratteristiche tecniche. Il modulo di lavoro è stato pensato per competere nel settore transfer, dove sono presenti alti lotti e il tempo ciclo è l’elemento più importante da tenere in considerazione.
Il PORTACENTER, cavallo di battaglia di Porta Solutions.
I progettisti di Porta Solutions hanno riprogettato ex novo quello che può essere considerato il motore principale della macchina, analizzando nel dettaglio un ciclo di lavoro di pezzi che, prodotti in grossi volumi, consente di ridurre e velocizzare i tempi di “non contatto” utensile. Tutto ciò, come è possibile immaginare, a favore del tempo ciclo, che rende la soluzione più competitiva anche per grandi lotti. In questo momento storico, dove i tempi di consegna delle macchine transfer sfiorano i due anni, un PORTACENTER in versione “Race Edition”, con consegna in 120 giorni, è una vera “ancora di salvezza” per gli operatori che normalmente utilizzano transfer, oggi in grandi difficoltà proprio per i tempi di consegna stimabili in 24 mesi. Non solo, quando attrezzata con sistemi SMED, la macchina permette cambi rapidi, fattore che elimina le inefficienze generate del cambio prodotto.
Per ridurre i tempi ciclo, la versione “Race Edition” assicura oltre il doppio dei giri mandrino, così da abbattere i tempi di taglio; sono inoltre state perfezionate accelerazioni e frenature del mandrino principali, rese più aggressive per ridurre il chip to chip. Il tutto è abbinato a un nuovo software riprogettato da zero per massimizzare le prestazioni macchina. Per valutare le potenzialità offerte dal PORTACENTER “Race Edition” quale alternativa al classico transfer, è possibile contattare un tutor scrivendo a: tutor.tecnico@portaproduction.com.
L’evoluzione del PORTACENTER dal 2005 in poi.
Precitrame offre al mercato una macchina transfer rotativa, a controllo numerico, estremamente versatile, veloce e produttiva, per lavorazione di alta precisione.
Integrando più operazioni nella stessa attrezzatura, le soluzioni Precitrame Machines soddisfano le crescenti esigenze dei clienti di componenti complessi ad alto valore aggiunto. Tutte le soluzioni Precitrame non hanno limiti, se non quelli imposti dai clienti, e sono costruite in collaborazione con loro. Tutte le fasi del progetto, fino all’accettazione finale, vengono convalidate con il cliente, fino al totale soddisfacimento dei requisiti. Grazie alla presentazione della MTR312H, Precitrame offre oggi al mercato una macchina transfer rotativa a controllo numerico estremamente versatile, veloce e produttiva adatta alla lavorazione di alta precisione e per piccoli pezzi, in particolare per l’industria orologiera, medicale, elettronica e automobilistica. La dimensione massima dei particolari che possono essere lavorati è racchiusa in un cubo di 50 mm. MTR312H è costituita da 12 stazioni che possono essere equipaggiate in modo modulare. È anche possibile lasciare le stazioni vuote per ottimizzare l’investimento della soluzione.
Macchine MTR312H con caricatore automatico CA61.
L’unità UH160 può ospitare anche un mandrino con attacco HSK-40, provvisto di cambio utensili automatico. Questa opzione è ideale al fine di poter disporre di una soluzione che contempli fino a quattro utensili sulla stessa stazione o per cambi serie più rapidi. Ogni stazione di lavorazione può anche essere dotata di un asse C per il posizionamento o la tornitura. Altre opzioni come la misurazione dimensionale integrata nel processo o il servocontrollo degli assi contro l’usura degli utensili o le variazioni termiche garantiscono la stabilità del processo produttivo.
La precisione di posizionamento del pezzo tra tutte le stazioni è di 5 µm: questa caratteristica rende le macchine Precitrame Machines particolarmente adatte alla produzione in serie di pezzi esigenti e precisi. La dimensione del lotto adattato a questo tipo di macchina varia da 500 a diversi milioni di pezzi. Le soluzioni Precitrame Machines sono inoltre fornite con un HMI sviluppato appositamente per facilitare l’utilizzo delle macchine e, quindi, per aumentarne la produttività. Questo pacchetto software, denominato PMM, Precitrame Machine Manager, garantisce una moltitudine di opzioni atte a ottimizzare il monitoraggio del processo e della produzione. Una delle ultime novità è l’interfaccia UA OPC, che permette di integrare le soluzioni Precitrame Machines nell’ambiente di produzione 4.0 dei clienti. ©TECN’È
Il mandrino a cambio rapido delle macchine MTR312H di Precitrame Machines.
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