I colombiani sembrano aver saltato l'esito delle elezioni presidenziali del 29 maggio, dato che nessuno dei sei candidati sarà in grado di conquistare più del 50% più un voto di schede elettorali.Mentre la corsa a Casa Nariño si restringe con tre primi classificati – Gustavo Petro, Federico Gutiérrez, Sergio Fajardo – e in rappresentanza di agende politiche molto opposte, due sondaggi pubblicati nel fine settimana mostrano che, nell'eventualità di un ballottaggio il 19 giugno, Gustavo Petro e Federico Gutiérrez sono in spareggio.Il primo sondaggio del Centro Nacional de Consultoría (CNC) ha intervistato 4.206 cittadini, di cui il 36,5% voterebbe per il progressista di sinistra Gustavo Petro al primo turno e il 43,1% al secondo.Essendo il candidato più probabile a prendere la maggioranza dei voti il ​​29 maggio, il vantaggio di Petro si restringe al candidato di destra Federico Gutiérrez, che al primo turno, secondo i sondaggisti, ottiene il 24,5%, ma sale al 40,1% il 19 giugno.Tenendo conto che il sondaggio CNC ha un margine di errore dell'1,5%, se i numeri riflettessero da vicino l'intenzione di voto, Petro sarebbe eletto prossimo presidente della Colombia.Un secondo sondaggio pubblicato questo fine settimana da Guarumo/El Tiempo nomina anche Petro e Gutiérrez come principali candidati per il secondo turno, ma i numeri sono invertiti, dando a Petro il 40,1% rispetto al 43,5% dell'ex sindaco di Medellín.Nel sondaggio Guarumo, Gutiérrez sarebbe eletto presidente.Se i numeri sono un indice importante dell'intenzione di voto – e anche del malcontento – il centrodestra non sembra reggere in questa corsa in quanto il candidato Sergio Fajardo del Center Hope Coalition resta nelle singole cifre con l'8,4% secondo il CNC, ovvero il 9,5% in Guarumo.L'indipendente Ingrid Betancourt dell'Oxygen Green Party ottiene l'1,5% al ​​primo round (CNC) e il 2,6% (Guarumo).Un altro indipendente ed ex governatore di Santander, Rodolfo Hernández, riesce nel sondaggio del CNC a entrare in doppia cifra con il 10% dei voti, ma segue Fajardo al 9,3%.Dopo quasi otto anni in cui Gustavo Petro ha cercato di vincere la presidenza, se si confrontano i numeri dei sondaggi più recenti con i risultati elettorali di quattro anni fa, l'attuale favorito in questa corsa è stato pareggiato in quasi tutti i sondaggi condotti da Guarumo con il candidato ufficiale del partito Centro Democrático – Iván Duque.Il numero più alto di sondaggi di Petro (26,7%) è stato registrato da Invamer due mesi prima del primo turno il 27 maggio 2018. Prima di quel ballottaggio, l'intenzione di voto di Petro variava tra il 34% (Yanhass) e il 40,2% (Datexco).Anche se la base elettorale di Petro sembra essere quasi la stessa oggi di quattro anni fa, il candidato presidenziale per la prima volta Federico Gutiérrez ottiene già quasi la stessa accettazione tra gli elettori che entrano al primo turno con il 24,5% (CNC) dell'ex candidato e attuale presidente , Iván Duque aveva con il 23,6% (Guarumo).Durante il fine settimana Petro ha accolto con favore il sondaggio CNC che lo ha messo in testa e ha respinto il sondaggio Guarumo definendolo "Duque II", mostrando il suo disprezzo per i sondaggi e i dibattiti televisivi.Petro appare sempre più divisivo a chiunque sfidi la sua convinzione di vincere al primo turno, e dichiarazione che è stata replicata sui social media per mesi.Dopo essersi dichiarato in “opposizione” al presidente Duque da quando il capo di stato ha vinto le elezioni con il 54% dei voti – contro il 41% di Petro – il leader del partito Colombia Humana e della coalizione Pacto Histórico non sembra superare i 40 punto di riferimento percentuale.E con poche possibilità di alleanza all'orizzonte, la maggioranza degli elettori di Betancourt e Hernández molto probabilmente troverà un terreno politico comune nell'agenda neoliberista, pro-business e basata sulla sicurezza di “Fico”.La domanda che molti colombiani si pongono ora è "cosa succede agli elettori di Fajardo, il candidato centrista dovrebbe arrivare terzo in gara?"La risposta potrebbe essere una ripetizione delle elezioni del 2018, quando Fajardo, leader del Movimiento Compromiso Ciudadano, annunciò il suo voto in bianco per il secondo turno dato che Duque era il candidato del partito fondato dall'ex presidente Álvaro Uribe.Ma le affinità politiche di Fajardo nella corsa del 2022 sono vicine a Gutiérrez dato che entrambi i politici sono stati sindaci di Medellín e quando Fajardo era governatore di Antioquia (2012-2016), ha apertamente sostenuto l'offerta di Gutiérrez di gestire la seconda città più grande della Colombia.Fajardo nel 2018 si è avvicinato al 24% del voto popolare e il numero si è sciolto al secondo turno quando gli elettori hanno espresso "voti di protesta" (voto en blanco) o si sono radunati nei campi di Duque o Petro.La differenza più importante, tuttavia, tra le prossime elezioni e quella del 2018 non sono i numeri, ma le narrazioni.Il City Paper è stato fondato nel 2008 come il primo quotidiano gratuito in lingua inglese della Colombia.Un decennio dopo, ha ricevuto la medaglia Manuel Murillo Toro del paese nelle comunicazioni per aver contribuito a una copertura informata e obiettiva della Colombia.