Scopriamo insieme le soluzioni avanzate di igus, specialisti delle motion plastics

2022-09-10 03:46:00 By : Mr. Raymond Lei

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Nel magazzino di igus s.r.l. di Robbiate, in provincia di Lecco, vengono preparati e spediti centinaia di ordini ogni giorno.

Fondata nel 1964 a Colonia, igus è cresciuta fino a diventare una multinazionale con 35 filiali e 4.150 addetti nel mondo. Abbiamo visitato la sede italiana per scoprire i segreti di un gruppo che ha fatto dell’innovazione la sua ragione di vita.

La dimensione innovativa di un’azienda non si misura solo dai prodotti, ma anche dall’organizzazione e dalla filosofia su cui è fondata. Nel caso di igus, un gruppo con 35 filiali nel mondo, basta entrare nella sede centrale di Colonia, in Germania, per rendersi conto di avere a che fare con una realtà unica. igus ha incentrato l’attività sulla realizzazione di prodotti in tribopolimeri, plastiche autolubrificanti con speciali caratteristiche di resistenza all’attrito e durata nel tempo, adatte per la produzione di sistemi per catene portacavi e di componenti meccanici come boccole, cuscinetti, snodi o guide lineari.

Sergio Villa, Country Manager di igus Italia.

Il quartier generale di Colonia è sede degli uffici direzionali e anche principale unità produttiva del Gruppo. È stato disegnato dallo studio internazionale Grimshaw Architects, autore di progetti prestigiosi come, per esempio, il rimodernamento del circolo di tennis più famoso del mondo, Wimbledon. La sede igus di Colonia è stata fortemente voluta dal fondatore dell’azienda, Günter Blase, e da suo figlio Frank, Amministratore Delegato, con un concetto ben preciso: l’entrata è unica, condivisa da impiegati e operai e gli spazi sono completamente aperti, per consentire massima funzionalità e flessibilità. Gli uffici sono posizionati in “pod” sopraelevati nel cuore dello stabilimento: sembrano moduli lunari da cui si ha piena visione del processo produttivo. L’idea di base è che tutti, in igus, fanno parte di un’unica organizzazione, per cui chi progetta un prodotto o è impegnato a venderlo o promuoverlo lavora a stretto contatto con chi lo realizza materialmente, e viceversa.

L’area di assemblaggio delle catene portacavi ReadyChain® nella sede italiana di igus.

L’impianto di Colonia ospita anche un laboratorio di prova dove vengono testati i polimeri e i prodotti che il Gruppo sforna a una velocità impressionante per mantenere il primato tecnologico nell’ambito dei tribopolimeri o, come li chiamano in igus, delle “motion plastics”. Solo nel 2018 sono stati sviluppati 264 nuovi compound plastici. Oltre 50 postazioni di prova hanno eseguito più di 11.300 prove per i cuscinetti, mentre per i cavi e le catene portacavi sono stati effettuati oltre 4.100 test, per più di 10 miliardi di cicli. Sempre lo scorso anno il laboratorio è stato ampliato, fino a un totale di 3.800 metri quadrati, con una sezione in esterno, per verificare la risposta dei polimeri igus nelle applicazioni all’aria aperta e per test speciali su corse lunghe per le catene portacavi.

Preparazione di un sistema e-spool, l’avvolgicavo secondo igus, una soluzione compatta per spazi ridotti.

I tratti distintivi del Gruppo, apertura mentale, assenza di barriere tra le persone e i livelli aziendali, passione per le soluzioni innovative, contraddistinguono anche l’attività di igus Italia. Situata a Robbiate, in provincia di Lecco, è stata aperta nel 1993 e dà lavoro a un centinaio di persone, inclusi – dice Sergio Villa, Country Manager per l’Italia – “anche gli agenti che sono 31, tutti monomandatari. Qui in Italia abbiamo un magazzino per le parti ad alta rotazione, oltre a dedicarci anche a produzioni particolari e personalizzate, richieste dai nostri clienti, per le quali ci avvaliamo della collaborazione di officine selezionate. Abbiamo poi adibito una parte del magazzino all’assemblaggio delle soluzioni readychain”, un concetto sviluppato da igus per offrire agli utenti soluzioni plug & play con tutti i cablaggi necessari all’alimentazione dell’energia e alla trasmissione dei dati all’interno di macchine, impianti o linee produttive; “readychain”, spiega Villa, “è un kit completo composto dalla catena portacavi con i cavi già connettorati che può essere fornito anche su uno speciale telaio di trasporto in funzione delle esigenze del cliente, il quale acquista un unico prodotto, e non più tanti componenti, e trova in igus una controparte che si assume tutta la responsabilità della piena funzionalità di tutte le parti del prodotto. Anche i cavi sono studiati e progettati da igus, contrassegnati dal marchio chainflex, e pensati appositamente per un utilizzo in catene portacavi, che richiedono comportamenti differenti nel caso in cui siano alloggiate su un braccio robotico piuttosto che su una linea di automazione o nella portiera di un’auto”.

I sistemi readychain vengono preassemblati in igus e spediti al cliente, pronti per il collegamento.

Il Gruppo ha fatto registrare nel 2018 un fatturato globale di 748 milioni di euro, con un incremento dell’8,5% rispetto al 2017, e la filiale italiana si è dimostrata una delle più performanti, la terza per importanza nel mondo dopo quella cinese e quella statunitense, con un turnover di 45,6 milioni di euro e una crescita del 9,5%. “I clienti”, spiega Marcello Mandelli, Product Manager Sistemi per Catene Portacavi, “sono i costruttori di macchine e impianti oltre agli utilizzatori finali che si rivolgono direttamente a noi o che acquistano online i componenti di cui hanno bisogno, anche la singola maglia di una catena o la singola boccola”. Giulio Ferrante, Product Manager della Divisione Cuscinetti aggiunge: “i settori di applicazione si stanno ampliando sempre di più. Come nel caso dei produttori di mobili, che hanno cominciato a usare sistemi innovativi, come il giunto asso-radiale iglidur PRT, per realizzare i movimenti di poltrone rotanti o divani reclinabili. I nostri prodotti stanno dimostrando possibilità di applicazioni pressoché infinite e non soltanto nei settori di riferimento, come l’Automotive o l’automazione”.

Con il configuratore per ingranaggi speciali, è possibile produrre ruote dentate individuali e stimarne la durata d’esercizio online.

La caratteristica unica di igus sul mercato è stata la scelta di puntare su polimeri dalle prestazioni particolari per introdurli anche nella meccanica e nella produzione di parti che, abitualmente, sono realizzate in materiali metallici. L’uso delle “motion plastics” consente di ridurre i pesi e i costi di molti componenti, ma richiede una continua spinta all’innovazione, agevolata - nonostante la dimensione multinazionale del Gruppo - da una vera mentalità da start-up, continuamente protesa all’innovazione.

Questa propensione ha spinto igus a predisporre anche nuovi servizi, tra cui ben 33 strumenti e configuratori online, librerie CAD per consentire ai progettisti di macchine o soluzioni per l’automazione di inserire i prodotti igus in fase di design, un e-shop da cui acquistare in autonomia prodotti e componenti e, da quest’anno, la piattaforma rbtx.com, per progettare soluzioni low-cost di robotica. È stato anche predisposto un servizio di stampa 3D, per la realizzazione di pezzi speciali nei materiali iglidur ad alte prestazioni.

“I servizi più usati”, dice Mandelli, “sono i configuratori, sia per le catene portacavi che per le boccole, che non hanno solo la funzione di progettare un elemento, ma anche di calcolarne la vita utile, con lo scopo di fornire informazioni importanti per la manutenzione preventiva”.

I semilavorati in barre e lastre sono disponibili in 27 materiali iglidur ad alte prestazioni.

Un altro configuratore è stato pensato per i sistemi lineari, spiega Giulio Ferrante: “Terminata la configurazione, lo strumento rilascia la distinta base dei componenti, che può essere inoltrata direttamente in produzione (rendendo possibile una strategia di produzione make to order, ndr). I sistemi sono molto intuitivi e molto ben guidati. Per aiutare i nostri clienti a usarli sempre meglio abbiamo avviato un’attività di formazione, i TEaCH’DAYS”.

Anche i giunti asso-radiali e tutti i sistemi lineari di igus impiegano elementi di scorrimento in tecnopolimero, autolubrificanti e resistenti all’usura. Una garanzia per migliorare la durata nelle applicazioni dinamiche.

Due di queste giornate si sono già tenute il 20 marzo e il 4 aprile e verranno replicate il 13 e il 26 novembre. Il primo appuntamento di novembre, al Museo Alfa Romeo di Arese, sarà rivolto alla progettazione di sistemi per catene portacavi, per applicazioni lineari e per la robotica, con una sessione dedicata alle “smart plastics” per l’Industria 4.0. Il 26 novembre, invece, a Maranello, al Museo Ferrari, l’incontro sarà dedicato al dimensionamento dei cuscinetti autolubrificanti e dei sistemi lineari igus, oltre che a un approfondimento sulla stampa 3D e sulle soluzioni di automazione e robotica. ©ÈUREKA!

Il magazzino igus nella sede di Robbiate.

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