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2022-07-30 02:33:47 By : Ms. yu Qin

Gabriele Zangarini, Content Writer freelance. Dopo 11 anni nel settore bancario ho abbandonato i numeri per dedicarmi alla scrittura. Non tornerei mai indietro.

Il lavoro subordinato, chiamato anche lavoro dipendente, è un rapporto di lavoro tra un individuo lavoratore e un datore di lavoro, che può essere una società, un’impresa individuale, uno studio professionale, un’associazione o altro. Nel contratto di lavoro subordinato il lavoratore si impegna a offrire le proprie prestazioni, che possono essere manuali o intellettuali, in cambio di una retribuzione definita a priori.

All’interno del contratto di lavoro subordinato ci sono quindi due contraenti:

Ogni contraente ha dei diritti e dei doveri, come stabilito dal contratto individuale di lavoro. Si tratta dei principi delineati dalla Costituzione, dai CCNL (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro), dalla legislazione sul lavoro e, se presenti, dai Contratti territoriali.

All’interno del contratto individuale di lavoro vengono definite le caratteristiche del lavoro, vale a dire le modalità di svolgimento del lavoro, gli orari, le istruzioni da seguire e gli strumenti forniti al lavoratore per espletare le proprie mansioni.

Il contratto di lavoro può essere individuale o collettivo. Nel primo caso la stipula avviene solo tra lavoratore e datore di lavoro. Nel secondo caso invece il contratto è legato ad un accordo firmato tra i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro. Così facendo si dà vita a un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) che offre una definizione generale e omogenea delle caratteristiche contrattuali di una determinata categoria di lavoratori (per es. il CCNL dei metalmeccanici).

Per poter sottoscrivere un contratto di lavoro subordinato è obbligatorio aver terminato il periodo di istruzione obbligatoria, che è stata portata a 10 anni complessivi. Di conseguenza è aumentata anche la soglia di età per accedere al lavoro subordinato, ora fissata a 16 anni.

Una volta raggiunti i 16 anni è possibile sottoscrivere un contratto di lavoro dipendente, attraverso diverse tipologie contrattuali. Vediamole nel dettaglio:

Il lavoratore subordinato gode di determinati diritti e deve rispettare altrettanti doveri in seguito alla firma del contratto. Ecco i diritti principali:

Ovviamente i lavoratori dipendenti hanno anche dei doveri nei confronti del proprio datore di lavoro. Ecco i più importanti:

Come definito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il lavoro parasubordinato si pone in una posizione intermedia tra il lavoro subordinato e il lavoro autonomo.

Nel lavoro subordinato, o lavoro dipendente, vige il concetto di eterodirezione, ovvero la soggezione del lavoratore alle direttive dell’imprenditore o datore di lavoro. Può succedere in alcuni casi che l’eterodirezione non sia così esplicita, ma vi siano comunque elementi (chiamati indici suppletivi) che indicano come vi siano gli estremi per un lavoro subordinato. Questi indici possono essere la continuità operativa delle prestazioni, la percezione di una retribuzione fissa e il rispetto degli orari di lavoro. In questo caso si parla di lavoro parasubordinato.

La questione del lavoro parasubordinato è di estrema attualità e sarà al centro delle valutazioni degli esperti negli anni a seguire. Questo perché sempre più datori di lavoro fanno ricorso a tipologie contrattuali diverse dai contratti di lavoro subordinato, sia per esigenze momentanee sia per un risparmio sui costi di forza lavoro. Vi è altresì da sottolineare come le tendenze economiche abbiano, negli ultimi anni, spinto verso la creazione di nuove figure professionali, in una sorta di ecosistema economico dalla natura liquida e dall’assenza di vincoli di subordinazione.

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